Pretendi troppo da te stesso/a? Eccedi nel controllo?
Sono diversi i fattori emotivi all’origine dell’ipertensione arteriosa.
Cos’è l’ipertensione comunemente definita “pressione alta”?
È una delle malattie più diffuse al mondo. Può manifestarsi in forma lieve o acuta; in forma transitoria o duratura, questo dipende non solo dalle caratteristiche individuali ma anche dal cambiamento nello stile di vita, nell’alimentazione e, soprattutto, dall’atteggiamento mentale.
Iper = sopra, oltre. Tensione = Stato di notevole eccitabilità, o sforzo intellettuale molto intenso, accompagnato da ansiosità. Oppure: la sollecitazione che si genera all’interno di un corpo sottoposto a uno sforzo di trazione o pressione.
Un’ipertensione indica che una parte della persona è sottoposta a una pressione indebita. E, quando si analizza un po’ la sua vita, molto spesso si vede che è proprio così: qualcosa “fa pressione”, sia da dentro, sia da fuori. Chi soffre di ipertensione ha la tendenza a controllare emozioni e sentimenti: non manifesta malesseri quali la tristezza o lo sconforto perché non vuole pesare sugli altri e indossa la “maschera” di chi non ha bisogno di nessuno. Spesso reprime anche la rabbia e la contrarietà e, in alcune occasioni manifesta un evidente nervosismo.
Senza dubbio, chi soffre di ipertensione è una persona che si assume più responsabilità del dovuto, che non riesce a dire di no a causa di un forte senso del dovere. Chi soffre di ipertensione è sottoposto a forti pressioni dagli ambienti in cui vive.
È lo sforzo continuo che genera ipertensione. La persona, anche senza accorgersene, sta producendo uno sforzo costante, non importa se mentale, fisico, psichico, affettivo, emotivo. La sua ipertensione nasce dal fatto che c’è bisogno di un sangue che scorra con una maggiore “pressione”, per arrivare meglio ai tessuti, agli organi, alle cellule, in particolare ai neuroni, al cervello: per essere più pronto, più allertato, per controllare, per gestire meglio. La pressione sale perché, per qualche motivo, sale la richiesta di maggiore presenza a se stessi e agli altri.
Cosa fare? Ritrovare i propri bisogni controlla l’ipertensione.
La cosa più importante da fare è smettere “l’atteggiamento” iperteso, duro, rigido, inflessibile nei propri confronti. Bisogna essere più presenti per se stessi, riscoprire i propri bisogni più autentici (che forse neanche si conoscono più perché ci si è sovraccaricati di tanto altro), i propri piaceri e procurarsi momenti di “sano egoismo”.
In questo modo, anche se anche l’ipertensione non tornerà del tutto a posto (e serviranno dei farmaci), si ritroverà il proprio equilibrio interiore ed esteriore. (da Mirabella mod)