Per la psicosomatica alla base, c’è spesso un atteggiamento rigido che va superato. Le vertigini hanno un significato simbolico connesso a situazioni irrisolte di dipendenza che rappresentano un disturbo da “mancanza di sostegno”, come, ad esempio, un cambiamento lavorativo, la fine di una relazione sentimentale, un trasloco o scenari nuovi a cui ci si deve adattare. Le vertigini testimoniano il bisogno di ricercare una nuova stabilità. Giramenti di testa, vertigini e, in casi estremi gli svenimenti, sono un segnale molto chiaro del corpo che ci chiede di fermarci e di ascoltare i nostri bisogni.
La vertigine ci annebbia la vista e ci costringe ad ascoltare la nostra parte più profonda.
È la rigidità mentale ad annebbiarci la vista e a impedirci di guardarci dentro e di comprendere qual è la strada giusta per noi. Ci convinciamo che un certo modo di fare sia quello giusto perché “si deve fare così”, ce lo imponiamo anche contro i nostri veri desideri. Per questo, i giramenti di testa e le vertigini come una folata di vento, mandano all’aria i nostri riferimenti, che credevamo tanto sicuri. E ci impongono di trovarne altri, più naturali, meno auto-imposti.
Ciò che possiamo fare è imparare a legittimare i nostri bisogni, non metterli sempre in secondo piano rispetto alle esigenze altrui, che siano del lavoro o del partner.
La prima azione da fare, quindi, è cercare di seguire le proprie inclinazioni e i propri bisogni. (Da Mirabella mod)