La mindfulness è una pratica di consapevolezza di origine buddhista introdotta nel mondo occidentale da Jon Kabat-Zinn sul finire degli anni ’70.
Significa portare attenzione in modo deliberato al momento presente, l’accettazione dell’esperienza psico-emotiva con un atteggiamento non giudicante (Kabat-Zinn et al.1985) è una capacità accessibile a tutti.
I pilastri della mindnfulness
La costanza della pratica mindfulness, senza dubbio associata ad un corretto stile di vita, ha come conseguenze molteplici benefici appurati a livello scientifico.
- Riduzione dello stato infiammatorio
- Cambiamenti della pressione arteriosa
- Stimolazione della corteccia prefrontale
4. Riduce la sensibilità al dolore
5. Benessere psichico
6. Modulazione della ruminazione mentale e del rimuginio
7. Gestione della rabbia
Benefici della mindfulness nello sport
La Mindfulness ha ottenuto consensi come approccio alternativo per preparare gli atleti ad una performance ottimale (De Petrillo et al.,2009; Garner e Moore, 2004, 2006, 2007)
Nel modo sportivo è una tecnica efficace per:
•aumentare la motivazione
•creare il giusto livello di attivazione
•aumenta i livelli di autostima e di fiducia in sé stessi.
•interpretare i successi e le sconfitte
Nello sport è stato dimostrato come la mindfulness possa aiutare gli atleti a gestire le diverse criticità emozionali, comportamentali e interpersonali che impediscono di conseguire migliori livelli di prestazione sportiva. In particolare, la mindfulness può essere di aiuto per:
– migliorare la capacità di attenzione e concentrazione sul corpo e sulla mente, momento dopo momento;
– raggiungere uno stato di calma interiore anche in contesti altamente competitivi e stressanti. sollecitando a coltivare un luogo mentale di quiete e di stabilità nel presente, la mindfulness permette di accedere ad un serbatoio di forza interiore che dirige l’energia lì dove necessario, nei modi e nei tempi più utili secondo i vari contesti in cui ci si trova;
– incrementare ed allenare la consapevolezza a più livelli (proprio corpo, sensazioni fisiche, emozioni, pensieri, stato mentale e condizioni ambientali o infine del contesto di gara). L’atleta consapevole saprà gestire al meglio il proprio corpo, la realtà esterna e la situazione nel presente, imparerà a “rispondere” piuttosto che a “reagire” alle difficoltà.