Un primo livello di collaborazione in tal senso tra psicologo e allenatore è quello delle cosiddette “abilità mentali” dello sportivo adulto o in età evolutiva. Più nello specifico la gestione degli stati ansiosi dello sportivo (e in generale del suo arousal psico-fisico), delle motivazioni e della concentrazione nelle diverse fasi del processo di apprendimento psico-motorio, dello sviluppo ludico-normativo e dell’intelligenza. Su questo specifico livello di collaborazione troviamo delle chiare sinergie con l’approccio del Mental training.
Un secondo livello di collaborazione è quello delle competenze relazionali del tecnico associate alla leadership e alla comunicazione tra lo staff tecnico e gli sportivi, con particolare riferimento agli stili di conduzione e relativi effetti sulle dinamiche con il singolo / la squadra, al modelling dell’allenatore e all’apprendimento per osservazione; all’utilizzo del rinforzo positivo e negativo; infine dell’utilizzo del colloquio individuale con lo sportivo.
Infine un terzo livello di lavoro riguarda quel difficile capitolo il cui titolo potrebbe essere “la gestione dei genitori degli sportivi in età evolutiva”. (tratto da OPL)